Blitz di docenti a Radio Frequenza

TERAMO – E’ stato un vero e proprio blitz quello compiuto oggi da un gruppo di docenti e ricercatori dell’Università di Teramo che per protestare contro la riforma Gemini hanno deciso di occupare un luogo simbolo dell’ateneo, quello che rappresenta la sua voce, ovvero Radio Frequenza. Promotore dell’iniziativa è stato un docente di Economia Politica della Facoltà di Giurisprudenza, Maurizio Donato, che ha spiegato così, a www.emmelle.it, il senso della protesta: “Molti studenti non sono ancora abbastanza informati sulle ricadute della Riforma Gemini- ha dichiarato il professor Donato – abbiamo così deciso di interrompere le trasmissioni e aprire attraverso la radio un dibattito ampio sulla riforma, aperto sia al punto di vista di quanti la sostengono ma anche a quanti, invece sono determinati a contrastarla, ovvero la maggiorparte”. “Siamo soddisfatti della partecipazione e dell’interesse che ha suscitato l’iniziativa di protesta – ha dichiarato il docente a giudicare dagli interventi, dalle mail e dagli sms arrivati durante il dibattito –  è stato un modo per parlare agli attori coinvolti dalla riforma attraverso un canale che noi ritenevamo più idoneo ad aprire un dibattito, ma anche per restituire centralità a un canale di comunicazione, Radio Frequenza appunto, che non è ancora completamente conosciuto e utilizzato nelle sue potenzialità”. La protesta, che ha coinvolto una 50 di persone tra ricercatori e docenti, è andata avanti dalle 13 fino al tardo pomeriggio. Appresa la notizia del rinvio al 30 novembre della discussione della riforma Gemini alla Camera dei Deputati, i docenti teramani hanno deciso di sospendere la protesta e di rinviare ulteriore iniziative a martedì.